Giovani Universitari In Parlamento

La Questione Previdenziale

Il 12 marzo, una rappresentanza di Giovani Universitari in Parlamento ha partecipato al convegno “La Questione Previdenziale”, organizzato nell’ambito del programma di cultura finanziaria Towards Financial Culture – TFC24 con il supporto e la partecipazione di Starting Finance, Forbes e Forza Italia. L’evento ha visto la partecipazione di esperti e figure istituzionali, con l’obiettivo di analizzare il futuro del sistema previdenziale italiano e le possibili soluzioni alle sfide demografiche ed economiche del Paese.

Sono intervenuti al convegno il Dott. Damiano Perrons, esperto in previdenza, l’On. Marco Falcone, deputato, l’On. Giuliano Cazzola, esperto in politiche previdenziali, l’On. Renata Polverini, deputata, la Sen. Maria Ida Germontani, senatrice, il Sen. Dario Damiani, senatore, la Dott.ssa Vania Franceschetti, economista, il Dott. Gabriele Gusso, esperto finanziario, Pietro Tramontano, analista previdenziale e il Dott. Damiano Vulpiani, esperto in fondi pensione. Gli interventi hanno offerto prospettive differenti sulla previdenza, stimolando un dibattito costruttivo sul tema.

Il sistema pensionistico italiano si basa su un meccanismo di ripartizione, in cui i lavoratori attivi finanziano le pensioni di coloro che sono in quiescenza. Questo modello, tuttavia, sta mostrando segni di difficoltà a causa della crisi demografica, della crescita del fenomeno dei NEET e della stagnazione dei salari. Garantire la sostenibilità della previdenza è una priorità per il futuro del welfare. Il passaggio al metodo contributivo ha reso più equo il calcolo delle pensioni, ma restano aperti interrogativi sul finanziamento del sistema.

Per far fronte a queste sfide, si sta puntando sempre più sul terzo pilastro della previdenza, rappresentato dai fondi pensionistici. Questo strumento di capitalizzazione consente ai lavoratori di accumulare risorse per la propria pensione, affiancandosi al sistema pubblico. Tuttavia, è emerso con chiarezza che tale soluzione non può sostituire il principio di solidarietà intergenerazionale, che da sempre caratterizza il modello previdenziale italiano.

Una regolamentazione efficace diventa quindi essenziale per garantire equilibrio tra pubblico e privato. Il legislatore ha il compito di adottare misure che incentivino l’adesione alla previdenza complementare, senza tuttavia trascurare la protezione delle fasce più deboli. L’evento ha evidenziato la necessità di un quadro normativo che favorisca la crescita dei fondi pensionistici e, al contempo, assicuri stabilità al sistema previdenziale nel suo complesso.

L’attenzione sul tema resta alta, e il dibattito proseguirà nei prossimi anni. Un’adeguata educazione finanziaria sarà fondamentale per permettere alle nuove generazioni di compiere scelte consapevoli sul proprio futuro previdenziale. L’incontro ha rappresentato un’opportunità preziosa per mettere a confronto istituzioni, esperti e giovani su un tema cruciale per il futuro del Paese.

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