Giovani Universitari In Parlamento

Romano Prodi – Una carità sociale e politica: Analisi del contesto geopolitico

Sabato 14 dicembre, nell’Aula Nuova del Sinodo in Città del Vaticano, si è svolto il simposio intitolato “Una carità sociale e politica – analisi del contesto geopolitico”. Una delegazione di Giovani Universitari in Parlamento è stata invitata a partecipare a questa importante iniziativa, organizzata dalla Fondazione Fratelli Tutti con l’obiettivo di stimolare una riflessione profonda su come la politica possa essere uno strumento concreto di carità e solidarietà sociale. L’evento ha messo al centro del dibattito il rapporto tra le dinamiche geopolitiche globali e il bene comune, in un momento storico caratterizzato da grandi tensioni, divisioni e crisi che mettono in discussione le basi della convivenza pacifica tra i popoli.

La giornata è stata aperta dal Cardinale Mauro Gambetti, Arciprete della Basilica Papale di San Pietro e Presidente della Fondazione Fratelli Tutti, che ha offerto una visione ispiratrice sull’urgenza di integrare i valori cristiani, come la carità e la giustizia, nelle decisioni politiche a tutti i livelli. Il ruolo della carità, intesa non solo come assistenza ma come motore di trasformazione sociale, è stato sottolineato come elemento fondamentale per affrontare le sfide che il nostro tempo ci pone. A seguire, padre Francesco Occhetta, Segretario Generale della Fondazione, favorendo un clima di dialogo tra esperti, giovani e rappresentanti del mondo accademico e politico.

Uno dei momenti più attesi della giornata è stata la Lectio Magistralis del Professor Romano Prodi, economista di fama internazionale e protagonista della politica europea e italiana. Nel suo intervento, Prodi ha offerto un’analisi lucida e articolata sulle dinamiche geopolitiche che caratterizzano il panorama globale, evidenziando come la crescente interdipendenza economica e politica tra le nazioni richieda approcci nuovi e coraggiosi. Ha sottolineato l’importanza di una leadership politica capace di anteporre il bene comune alle logiche di potere, promuovendo una cooperazione internazionale basata su solidarietà e giustizia.

Oltre agli interventi dei relatori, il simposio ha riservato ampio spazio alla partecipazione attiva dei presenti attraverso laboratori di dialogo e confronto. Questi momenti di condivisione hanno rappresentato un’occasione preziosa per riflettere insieme sulle tematiche trattate, portando in primo piano le diverse esperienze e prospettive di ciascun partecipante. Giovani, esperti e coordinatori di progetti sociali hanno lavorato fianco a fianco, esplorando le possibili applicazioni pratiche dei principi discussi durante la giornata. Al termine dei laboratori, una sessione plenaria di domande e risposte ha permesso di approfondire ulteriormente i punti chiave emersi, favorendo un confronto diretto tra il pubblico e i relatori.

A completare il programma, sono state presentate alcune testimonianze da parte dei coordinatori di progetti sociali in corso, che hanno offerto esempi concreti di come la carità sociale possa tradursi in azioni efficaci sul territorio. La giornata si è conclusa con un itinerario spirituale nella Basilica di San Pietro, un momento che ha dato ai partecipanti l’opportunità di interiorizzare quanto discusso, trovando nel silenzio e nella preghiera una fonte di ispirazione per il proprio impegno personale e comunitario.

La delegazione dei Giovani Universitari in Parlamento ha portato entusiasmo, idee fresche e una forte voglia di contribuire al dibattito. I partecipanti hanno colto l’opportunità di confrontarsi direttamente con figure autorevoli e di approfondire il significato di una politica che sappia essere al servizio della persona e della collettività. Per molti di loro, l’esperienza vissuta al simposio ha rappresentato non solo un momento di crescita intellettuale e spirituale, ma anche un invito a diventare protagonisti di un cambiamento culturale e sociale.

Ciò che ha colpito i giovani presenti è stata la centralità data al concetto di carità come strumento per rigenerare il tessuto sociale. Non si tratta di un’idea astratta o relegata alla sfera individuale, ma di un principio che può e deve guidare l’azione politica e le scelte delle istituzioni. In un mondo segnato da disuguaglianze, conflitti e crisi ambientali, la carità può essere vista come una forza rivoluzionaria capace di riconciliare le differenze e costruire un futuro più equo e sostenibile.

Per i giovani, l’evento ha lasciato un messaggio chiaro: la politica non deve essere solo il luogo della competizione per il potere, ma può diventare uno spazio di servizio autentico, orientato al bene comune e alla solidarietà. Questa prospettiva è particolarmente importante in un’epoca in cui la sfiducia nei confronti delle istituzioni politiche è crescente e le nuove generazioni si sentono spesso escluse dai processi decisionali. Partecipare a un simposio di tale spessore ha fatto emergere con forza la consapevolezza che il cambiamento è possibile, ma richiede un impegno concreto da parte di tutti, a partire dai giovani stessi.

L’esperienza del simposio “Una carità sociale e politica – analisi del contesto geopolitico” non è stata solo un’occasione di apprendimento, ma anche una chiamata all’azione. Per i giovani presenti, è stato un invito a riflettere sul proprio ruolo nella società e a contribuire, con le proprie competenze e il proprio entusiasmo, alla costruzione di un mondo più giusto e solidale. Essi hanno lasciato l’Aula Nuova del Sinodo con un senso di responsabilità rinnovato e con la certezza che, anche in un contesto complesso come quello attuale, una politica orientata dalla carità può rappresentare la chiave per affrontare le sfide del futuro.

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