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L’acqua tra simbolo di vita e sfida del futuro

L’acqua riveste un ruolo essenziale nella vita umana, non solo come elemento indispensabile per la sopravvivenza, ma anche come simbolo culturale e spirituale.

Da sempre considerata fonte di purificazione, rinnovamento e rinascita, l’acqua ha ispirato miti, religioni e filosofie. Nel Cristianesimo, ad esempio, il battesimo con l’acqua rappresenta la purificazione dell’anima, mentre nella mitologia greca Poseidone, Sovrano dei mari, incarnava la duplice natura dell’acqua: calmante e distruttiva.

Oltre al suo valore simbolico, l’acqua è una risorsa fondamentale per la vita quotidiana e lo sviluppo economico. Sotto questo profilo, l’Italia sta affrontando una crisi idrica sempre più grave, che minaccia l’ambiente, l’economia e la società: questo fenomeno, particolarmente critico nel Mezzogiorno, è il risultato di diversi fattori interconnessi, tra cui i cambiamenti climatici, l’inefficienza delle infrastrutture e una gestione inadeguata delle risorse idriche.

Proprio le alterazioni climatiche hanno determinato una riduzione delle precipitazioni e un aumento delle temperature, causando periodi di siccità progressivamente più frequenti ed intensi. Nel 2022, ad esempio, la disponibilità idrica nazionale è scesa a soli 67 miliardi di metri cubi, circa la metà della media storica registrata tra il 1951 e il 2023.

Un ulteriore problema significativo è rappresentato dalle infrastrutture obsolete: le reti idriche nazionali, spesso vetuste ed inefficienti, presentano perdite considerevoli, come dimostrato dal fatto che, nel 2022, il 42,4% dell’acqua immessa nelle reti di distribuzione è andato perso, per un ammontare di 3,4 miliardi di metri cubi andati persi. Infine, la mancanza di una pianificazione strategica e di politiche efficaci ha ulteriormente aggravato la situazione, impedendo interventi tempestivi.

Il Sud Italia è particolarmente colpito dalla scarsità d’acqua: in Sicilia la riduzione delle riserve idriche ha costretto città come Palermo e Trapani a misure di razionamento, riducendo ad esempio la pressione dell’acqua.

Anche in Calabria è stato dichiarato lo stato di emergenza a causa della siccità, con gravi ripercussioni sull’agricoltura e sull’approvvigionamento idrico. La Puglia e la Basilicata, invece, affrontano una crisi negli invasi, come nel caso del lago di Occhito, i cui livelli d’acqua sono significativamente inferiori rispetto alla media storica, mettendo a rischio l’irrigazione agricola e la disponibilità idrica.

Le ripercussioni della crisi idrica si estendono poi a molteplici ambiti: in agricoltura, ad esempio, la scarsità d’acqua riduce la produttività e compromette la sicurezza alimentare, mentre nel caso della salute pubblica la mancanza di acqua pulita aumenta il rischio di diffusione di malattie. Sotto un profilo sociale ed economico, infine, le limitazioni alla disponibilità idrica possono provocare tensioni non indifferenti.

Affrontare la crisi idrica richiede interventi strutturali e culturali: in primo luogo, è necessario investire adeguando le infrastrutture, per ridurre le perdite e garantire una distribuzione più efficiente. Milano, ad esempio, a seguito di alcuni interventi mirati, rappresenta un caso virtuoso di città nella quale si è raggiunto un tasso di dispersione idrica del 10,9%, tra i più bassi in Italia.

Risulta inoltre fondamentale promuovere politiche di gestione sostenibile delle risorse idriche, sensibilizzando la popolazione sull’importanza del risparmio idrico e sull’adozione di pratiche quotidiane finalizzate alla riduzione degli sprechi: l’uso di tecnologie avanzate, come sistemi di irrigazione efficienti e il riutilizzo delle acque reflue trattate, possono rappresentare uno strumento significativo utile alla conservazione delle risorse.

Un ruolo cruciale spetta anche alle nuove generazioni, chiamate a sviluppare una maggiore consapevolezza e a impegnarsi attivamente in iniziative comunitarie volte alla tutela dell’acqua: gesti semplici quali chiudere il rubinetto mentre ci si lava i denti o preferire la doccia al bagno, possono fare la differenza.

L’acqua, simbolo di vita e di vulnerabilità, richiama una responsabilità collettiva. La sua tutela non è solo una necessità pratica, ma anche un atto di rispetto verso la natura e le generazioni future. Oggi più che mai, risulta urgente adottare comportamenti responsabili e strategie sostenibili per garantire che questa risorsa preziosa continui a sostenere la vita sul pianeta. Solo attraverso un impegno condiviso sarà possibile affrontare la crisi idrica e preservare l’acqua come bene comune.

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