Giovani Universitari In Parlamento

Il voto ai fuorisede

L’8 ed il 9 giugno 2024 saremo chiamati ad esprimere il nostro voto per le elezioni europee. Quest’anno verranno eletti 720 eurodeputati, 15 in più rispetto allo scorso mandato, di cui 76 europarlamentari italiani.

È vero che i giovani italiani partecipano al voto meno del resto della popolazione, ma una parte consistente mostra un vivo interesse per la politica. Per aumentare l’affluenza degli under-25 occorrerebbe considerare le loro esigenze specifiche, come il voto per i fuorisede: è infatti fondamentale esercitare questo diritto senza nessun impedimento. La domanda che ci poniamo però è: come voteranno i “fuorisede”? A rispondere è il Ministero dell’Interno che ha dato il via a una “disciplina sperimentale”: per la prima volta gli studenti fuorisede potranno votare per le liste ed i candidati della propria circoscrizione territoriale di origine senza dover rientrare nel comune di residenza.

Questa modalità di voto, introdotta dall’articolo 1-ter del decreto-legge n. 7/2024 e convertito dalla legge n. 38/2024, consentirà di votare agli studenti che risiedono in una città fuori dalla propria zona di residenza da almeno tre mesi:

– nel comune di residenza temporanea, se tale comune appartiene alla stessa circoscrizione elettorale del comune di residenza;

– presso un seggio elettorale speciale istituito nel capoluogo di regione della città di residenza temporanea, se quest’ultima appartiene a una circoscrizione elettorale non residenziale.

Per poter beneficiare dello scrutinio “fuorisede”, gli studenti interessati dovevano presentare la richiesta al proprio comune di residenza entro il 5 maggio 2024 utilizzando l’apposito modulo di domanda. Successivamente il comune di temporaneo domicilio fornirà allo studente interessato un’attestazione di ammissione al voto con l’indicazione del numero e dell’indirizzo della sezione presso cui votare.

Permettere agli studenti fuorisede di votare nella città nelle quali studiano, potrebbe contribuire a migliorare la partecipazione tra i più giovani. La maggior parte di loro è concentrata nel Nord Italia o al Centro e questa novità nella modalità di voto permetterebbe agli studenti di sentirsi parte attiva della politica del nostro Paese esercitando quello che è uno dei diritti più importanti. I fuorisede sono sempre stati tra i più penalizzati sotto questo punto di vista, questo per aver preso la decisione di studiare in una città diversa da quella “natale”. I giovani sono il futuro della politica, il futuro della Nazione, eppure solo da quest’anno è stata presa l’iniziativa del voto per i fuorisede. Sicuramente si tratta di un passo avanti di cui beneficeranno in molti.

A tal proposito, la Commissione Fuorisede sarà lieta di organizzare tre incontri diversi in tre diverse sedi universitarie (Lumsa, Luiss e Sapienza) dove gli studenti fuorisede interessati si riuniranno attorno a un tavolo conviviale proteso al dialogo e alla discussione sul tema in questione. Sarà un’occasione per fare conoscenza, per scambiare opinioni e punti di vista differenti sulla nuova modalità di voto e sulla sua effettiva sperimentazione, per dare spazio ad ognuno di raccontare le proprie impressioni ed esprimere le proprie valutazioni.