Il 25 maggio è il giorno in cui i leader i 30 dei 32 stati indipendenti dell’Africa firmarono lo statuto dell’Organizzazione dell’unità africana, oggi conosciuta come Unione africana. Dal 1963 ad oggi in questo giorno è stato mantenuto vivo come celebrazione dell’unità africana.
Quest’anno, per festeggiare questa giornata e darle un nuovo significato, Giovani Universitari in Parlamento ha coinvolto Visionary Youth, una realtà formata da giovani studenti nigeriani che operano attivamente per il bene della loro comunità, in uno scambio culturale e internazionale. L’evento è stato volutamente incentrato sul significato dei nomi africani, siccome il nome è una delle radici del nostro essere che va a rappresentare la nostra identità, la nostra cultura e il nostro senso di appartenenza.
Gabriele Gusso, presidente di Giovani Universitari in Parlamento, ha parlato dell’importanza della collaborazione tra Africa ed Europa nella costruzione del mondo che desideriamo e sogniamo.
Matteo Di Pietro, membro di Giovani Universitari in Parlamento e segretario del Consiglio Universitario LUISS, ha sottolineato l’importanza di questa giornata, facendo riferimento alle difficoltà dell’Africa. Nonostante le sue risorse naturali e umane, il continente continua a soffrire di povertà, disuguaglianza e degrado ambientale. Per combattere queste sfide, Matteo ha evidenziato l’importanza delle “global partnership”, dello sviluppo sostenibile, dell’educazione e della formazione professionale per aiutare l’Africa e gli africani a scoprire e valorizzare le loro potenzialità.
Nendangtok Henry Gondyi, presidente di Visionary Youth, ha espresso la sua gioia nel collaborare con GUP e LUISS in vari progetti che possono offrire opportunità di crescita professionale a tanti giovani africani che stanno perdendo la speranza nella costruzione di un futuro migliore.
Deborah Shwarka, rappresentante di Visionary Youth, ha fatto una presentazione sull’importanza dei nomi africani, spiegando che in Africa, soprattutto in Nigeria, i nomi danno identità alle persone. Dai nomi, infatti, è facile capire da quale parte della Nigeria provengono. Oltre all’identità, i nomi hanno un significato spirituale e spesso le persone vivono secondo il valore dei propri nomi.
John Seseh Andokali, un altro rappresentante di Visionary Youth, ha espresso con gioia che questo evento rappresenta l’inizio di tanti altri progetti futuri. Nei prossimi mesi, sarà avviato un progetto di piantumazione di alberi in un orfanotrofio (House of Recab) a Jos, nel nord-centro della Nigeria. Questi alberi saranno legati ai sogni degli orfani e saranno curati da loro con l’aiuto di “Visionary Youth”, in collaborazione con GUP e LUISS.
Visionary Youth è un gruppo di giovani nigeriani impegnati in Nigeria con diverse attività per aiutare i più bisognosi a credere nei propri sogni e a sognare. Ha anche l’obiettivo di formare i giovani con diverse competenze, dalla sartoria alla calzoleria, e fornire formazione che possa offrire loro la possibilità di un futuro diverso. Incoraggiano i viaggi interni per conoscere meglio il contesto in cui vivono e poterlo migliorare. È ispirato dal corso della specializzazione in Ecologia Integrale nella Facoltà di Filosofia alla Pontificia Università Antonianum (PUA) a Roma.
La giornata si è conclusa con un momento di condivisione tra i partecipanti. Per costruire il mondo che desideriamo, ognuno di noi ha il compito di mettere a disposizione il proprio talento per aiutare gli altri nel loro percorso di crescita. Nessuno è troppo piccolo e nessuno è troppo grande per mettersi in gioco nella ricostruzione di un mondo più inclusivo che desideriamo e sogniamo.
John Seseh Andokali,
Ufficio Stampa Giovani Universitari in Parlamento
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